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Comuni chiusi

giugno 15, 2010

‘L’argomento dei precari degli enti locali va affrontato sia in sede nazionale, nel confronto che avremo la settimana prossima, che in sede regionale, con una legge che avvii un processo di stabilizzazione in maniera tale che gli organici vengano riempiti utilizzando questo personale, che va sottratto alla precarieta’ e va stabilizzato in modo tale che anno per anno non abbia l’incubo ed il condizionamento di un contratto da rinnovare”. Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo parlando con i giornalisti a Catania a margine di un incontro sui precari degli enti locali siciliani.”C’e’ gente – ha aggiunto Lombardo – che con un rapporto di lavoro precario porta a casa lo stipendio da 22, 20, 19 anni. Da un canto non si puo’ pensare che finisca in mezzo alla strada, dall’altro si sa bene che senza la loro collaborazione i comuni chiuderebbero”

E ancora Stefano (Nuccio) Cusumano (PD):

“Oggi tocca al Governo nazionale fare la sua parte – afferma Cusumano –è un problema grave che ci si trascina da anni con continue proroghe e rimpallo di responsabilità da parte dei Governi che si sono succeduti nel tempo, con il solo risultato di un ulteriore allargamento dell’area del precariato. Oggi siamo di fronte ad una situazione di emergenza, una bomba ad orologeria che rischia di esplodere e che necessita di una risposta da parte del Governo nazionale, a costo di ridurre risorse destinate ad altri settori per trasferirli in favore dei lavoratori precari e garantire quella stabilizzazione attesa da anni”.

A parte il “rimpallo di responsabilità”, tutti d’accordo:  senza i precari i Comuni siciliani chiuderebbero.

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